Progetto di Screening e Training

visione-coordinazione-motricità

Premessa 1

Lo screening non vuole sostituirsi alla visita oftalmologica, le valutazioni non trattano la salute oculare, di pertinenza del medico oculista, ma di valutazione e potenziamento della funzione visiva, in soggetti con “occhi sani”, pertanto consigliamo visite periodiche sulla salute oculare presso l’oftalmologo.

Pertanto, ove fosse necessario, il progetto di screening potrà essere effettuato in collaborazione con la figura medica in modo scientifico e con strumentazione innovativa e brevetti di proprietà intellettuale di Andrea Cagno, CEO di S.V.T.A.®.

Premessa 2

La visione è un complesso processo neurologico che ci aiuta ad identificare, interpretare e capire ciò che vediamo; captiamo l’informazione visiva, la valutiamo e la utilizziamo come base decisionale per i nostri pensieri e per le nostre azioni. Inoltre la funzione visiva è legata ad altre abilità tra cui quella linguistica, psicologica, uditiva, di coordinazione motoria e di equilibrio e per tanto ci influenza in vari aspetti della nostra vita come la postura, la manualità fine e la coordinazione.

Avere una buona visione non vuol dire vedere semplicemente 10/10 ma trarre significato da ciò che si vede. La percezione visiva può essere definita come il processo cognitivo dato dall’integrazione tra l’input sensoriale visivo in entrata e le varie esperienze vissute (memoria dell’individuo).

La qualità della funzione visiva dipende in primo luogo dalle abilità dell’individuo, gestite dal Sistema Nervoso Centrale (S.N.C.). Gli occhi informano il S.N.C. riguardo la posizione dell’oggetto di interesse nello spazio e, in base a questa localizzazione, il sistema centrale invia i dati per la messa a fuoco dello stesso.

Ogni individuo impara a vedere ed a sviluppare in maniera differente le sue abilità visuo-percettive a seconda delle esperienze compiute. Questo perché la visione è un processo che si potenzia e si apprende fin dalla nascita attraverso le interazioni con l’ambiente. La visione, quindi, non è un sistema ottico statico, rigido o meccanico, bensì un processo attivo e dinamico che risponde alle interazioni dell’organismo con il suo ambiente.

La neuroscienza mette in evidenza che allenando le abilità visive si agisce sul nucleo caudale o pulvinar ovvero uno dei nuclei talamici più importanti che presiede alla discriminazione visiva tra input salienti e distrattori, stimolando la visione attiva, la concentrazione, la visualizzazione e l’attenzione sostenuta e selettiva, in questo modo la si migliora.

Il progetto si articola in due fasi principali: Screening e Training.

Finalità dello screening

  • Valutare le abilità visivo-funzionali: come capacità visiva, di messa a fuoco, di coordinazione oculare, di mobilità oculare, di riproduzione delle forme, di visione periferica e di visione tridimensionale.
  • Valutare le abilità visuo-spaziali: la corretta percezione del proprio corpo e degli oggetti nello spazio e la gestione dello stesso in relazione a ciò che lo circonda.
  • Valutare le abilità di analisi: riconoscimento delle forme, costanza di forma e misura, chiusura visiva, memoria visiva, memoria sequenziale visiva, visualizzazione mentale, velocità di percezione visiva.
  • Valutare le abilità di integrazione: capacità di integrare il dato visivo trasformato in un aspetto motorio-grafico, con le informazioni provenienti dal sistema grosso motorio del corpo e con stimoli uditivi e visivi per produrre o recuperare un significato

Finalità del training

Allenare le abilità-visive preparando i bambini/ragazzi a ricevere ed elaborare le informazioni nel modo più rapido ed efficiente ovvero ad ottimizzare la loro performance agendo nel modo giusto e al momento giusto, quindi con estrema precisione e destrezza.

Svolgimento dello screening

Lo screening si attua attraverso test di osservazione posturale e test di indagine con strumenti diagnostici che evidenziano la presenza e il livello delle abilità necessarie per la lettura e la scrittura, intese, ovviamente, come “apprendimenti”. Si ipotizzano, salvo eccezioni, 20 minuti a bambino/ragazzo in idonea stanza allestita per la valutazione con la strumentazione necessaria.

Svolgimento del training

Il training consiste in 2 ore a settimana di esercitazioni in cui si potenzieranno le capacità visive con l’utilizzo del kit per l’applicazione del metodo S.V.T.A.®., consentendo tramite esso, di allenare e migliorare l’integrazione sensoriale, la quale viene stimolata attraverso:

  • l’utilizzo delle abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione,
  • l’utilizzo degli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri

I bambini/ragazzi si divertono eseguendo esercizi sportivi, ignorando che stanno migliorando le proprie competenze, come la lettura, la capacità di attenzione e la loro integrazione sociale rafforzando di conseguenza l’autostima. Il tutto si svolgerà in palestre o spazi idonei dotati di attrezzature didattico-sportive (palloni, cerchi, coni, tappeti elastici, pedane oscillanti, cinesini, ostacoli, palline da tennis, step, palle giganti, etc.), del Kit metodo S.V.T.A.®., (composto da una serie di pannelli appositamente studiati in forme, colori e dimensioni), per il miglior esito dell’obiettivo finale.

Sono previsti:

  • corso di formazione S.V.T.A.®. della durata minima di 6 ore
  • ore di affiancamento 30
  • monitoraggio del progetto sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo
  • momenti di incontro e confronto sui dati che via via si raccoglieranno ed eventuale ridefinizione delle azioni e riprogrammazione degli interventi dal punto di vista metodologico e dei contenuti
  • valutazione del progetto attraverso indicatori di risultato: stesura di una relazione finale di valutazione del raggiungimento degli esiti ottenuti (autostima, autonomia, orientamento, relazione), numero delle classi e degli alunni coinvolti, numero degli insegnanti di classe coinvolti, etc.
  • relazione condivisa da parte dei docenti sia di sezioni/classi che di potenziamento sulle varie esperienze significative vissute dai ragazzi in palestra, in particolar modo per ciò che riguarda gli aspetti interdisciplinari
  • alla fine del progetto per accertare in che misura sono stati raggiunti i vari risultati sono previste prove oggettive, osservazioni sistematiche, compiti di realtà e rubriche di valutazione.

Soggetti esterni o interni alla Scuola coinvolti e relative caratteristiche
Esperti della visione:

  • ottico – optometrista – potenziamento – ortottista – riabilitazione

Esperti del movimento abilitati al metodo S.V.T.A.®:

  • laureato in scienze motorie – potenziamento – psicomotricista – riabilitazione

Esperti metodo S.V.T.A.®

  • tecnico

Obiettivo finale

Le abilità della visione influenzano in maniera significativa diversi aspetti della vita quotidiana di un individuo, pertanto l’obiettivo, della prima parte del progetto relativa allo screening, è quello di valutare se alcune di queste abilità risultano inferiori alla norma ed intervenire in seguito, con il progetto di training, con cicli di educazione e potenziamento visivo.

Il potenziamento della funzione visiva è una tecnica conosciuta in tutto il mondo, indirizzata a riequilibrare il Sistema Visivo e a riportarlo dentro a delle aspettative di Performance. La funzione visiva è basata sulle leggi d’apprendimento e cioè consiste in “esperienze percettive” dove il soggetto “impara” a capire il funzionamento del sistema visivo, apprendendo le modalità corrette per “comandare” gli occhi e renderli il più efficienti possibile alle attività per le quali sono preposti.

Problemi visuo-percettivi definiti come deficit nell’acquisizione ed elaborazione dell’informazione visiva, possono contribuire significativamente nelle difficoltà di lettura del bambino/ragazzo, oltre che nell’organizzazione visuo-motoria di tutti i gesti quotidiani, dal ricevere correttamente una palla lanciata riconoscendone la sua traiettoria per poterla afferrare tra le mani, fino alla coordinazione oculo-manuale fine, prerogativa della scrittura.

Il metodo S.V.T.A.® è studiato per coinvolgere e fare integrare: abilità visive, cognitive, motorie, coordinative, propriocezione, equilibrio, sistema vestibolo/oculare, senso cinestesico, udito e situazioni di stress controllato, così da agire in modo positivo sull’equilibrio psicofisico del bambino/ragazzo.
Inoltre è studiato per fare interagire la visione con il sistema motorio in modo da poter migliorare la loro integrazione per ridurre i tempi di latenza nell’elaborazione e nell’interpretazione degli stimoli e migliorare la qualità e i tempi di apprendimento.